Storia di Open Data

II primi passi del percorso Open Data di Regione Lombardia sono stati direzionati verso la definizione di una strategia volta a guidare un processo che, a partire dal censimento dei dati pubblici e dalla definizione di una semantica e un modello di licenza condivisi con tutta la filiera pubblica lombarda, potesse definire un piano di pubblicazione dei dataset da mettere a disposizione della collettività per rendere l’amministrazione trasparente, migliorare la qualità di vita dei cittadini e dare impulso allo sviluppo sociale ed economico del territorio.

Catena del valore dell'Open Data

La catena del valore dell'Open Data è uno strumento utile, che ben rappresenta la complessità di questo percorso, sia per la tipologia e i processi di trattamento dei dati sia per la numerosità degli attori coinvolti.
Una tappa significativa del percorso è rappresentata dall’approvazione di due documenti cardine per spiegare agli Enti Locali che cos’è e come si fa Open Data e stabilire delle regole condivise: i Criteri generali per l’Open Data (DGR n. 2904 del 11/01/2012) e le Linee guida per l’utilizzo delle informazioni pubbliche. Questi documenti sono oggi disponibili, in versioni aggiornate, sul sito Trasformazione digitale in Lombardia.
Strumento fondamentale è il portale Open Data Lombardia, realizzato nel 2012 per rendere disponibili a tutti i dataset non solo dell’Ente Regione ma di tutto il territorio lombardo. 
Nello stesso anno Regione Lombardia ha organizzato il contest “OpenApp Lombardia”, un’iniziativa di crowdsourcing volta a promuovere l’utilizzo del portale e a stimolare la creatività digitale. Al contest – realizzato con la partnership di numerosi sponsor nell’ottica di una collaborazione pubblico-privato – hanno partecipato i giovani tra i 18 e i 35 anni, realizzando 112 app o web app basate sugli open data resi disponibili. 
Il tema Open Data è stato inserito anche nella L.R. 29/2016 “Lombardia è Ricerca e Innovazione” ed alla fine del 2016 Regione Lombardia ha co-finanziato 8 progetti di ricerca di Università lombarde. In particolare, un progetto dell'Università di Milano Bicocca aveva come obiettivo quello di indagare il valore sociale degli Open Data, anche attraverso un questionario che è stato divulgato online in una logica di partecipazione degli interessati.
Oggi il portale Open Data della Regione Lombardia è riconosciuto come uno dei maggiori punti di riferimento in Italia, sia per numero che per qualità dei dati esposti, ma soprattutto per le avanzate funzionalità che offre agli utenti di vario genere: cittadini, sviluppatori, ricercatori, etc.
Oltre a raccogliere i dataset di circa 200 amministrazioni locali, il portale contiene sezioni dedicate ad Enti specifici (Comune di Bergamo, Comune di Monza, Provincia di Monza e Brianza, Città Metropolitana di Milano) e una dedicata all’Osservatorio Epidemiologico di Regione Lombardia.

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